Il giorno venerdì 19 marzo la mia classe ed io, accompagnati dalle professoresse Gruden, Del Gaudio e Leban , abbiamo visitato il Teatro Verdi di Trieste e l’importante Museo Civico Teatrale Carlo Schmidl in parte dedicato a Renata Tebaldi , una delle più affascinanti voci sovrano degl’ultimi cento anni. Questa esperienza ci è servita per approfondire le nostre conoscenze storico-artistiche sulla cultura musicale e imparare a comportarci in maniera adeguata fuori dall’ambiente scolastico. Il museo contiene costumi, strumenti musicali, documenti e burattini che ricostruiscono la storia del Teatro dal 1700 fino ad oggi. Al primo piano troviamo la parte dedicata alla bravissima cantante con i suoi oggetti personali, foto e spettacolari costumi di personaggi che ha interpretato in opera come Madame Butterfly (1958), Tosca (1951-1953), l’Aida e Faust. Saliamo al piano superiore e la guida ci porta nella prima sala in cui troviamo moltissimi documenti riguardanti tutti i teatri della zona. Ci spieghiamo, inoltre, che essi, inizialmente, erano dei luoghi di ritrovo dove si ballava e si tenevano spettacoli d’ogni genere, da quelli sportivi al circo. Nella seconda stanza, dove ci rechiamo subito dopo, sono esposti strumenti musicali come la Guzla, la Pochette, la Balalaika, la Spinetta, diversi fortepiano e la Celesta. Ci siamo soffermati soprattutto su quest’ultima che, esteticamente, assomiglia ad un pianoforte, ma i martelletti interni, diversamente da esso, non battono su corde bensì su parti metalliche emettendo un delicato suono simile a quello di un carillon. Poco dopo ci spostiamo in un’altra sala dove sono messi in mostra strumenti musicali che, però, provengono dai paesi arabi, la Cina, il Cile e molte altre località del mondo. Questo è stato possibile grazie ad una fitta rete commerciale che è stata attive nel porto di Trieste e fin dall’antichità ha ricoperto un’importante ruolo nell’economia del paese. Inoltre l’edificio in cui si trova oggi il museo è nato, nel 1850, come abitazione della famiglia Gopcevich in cui il padre oltre ad essere il capo della comunità serba del paese, era un’importante commerciante. Egli aveva deciso di far costruire la sua abitazione in quel luogo preciso, in quanto molto vicino al porto. Il museo prima di collocarsi definitivamente nel palazzo era stato provvisoriamente sistemato dal 1924 al 1991 nello stesso teatro. Infine ci spostiamo nell’ultima sala, il Salone Centrale, dove si trovano ricordi di personaggi famosi, come lo stesso Giuseppe Verdi. In seguito abbiamo raggiunto il meraviglioso Teatro, costruito nel 1801.  Entriamo e subito possiamo ammirare il foyer, ovvero una stanza adiacente alla sala del palcoscenico in cui si passava il tempo ascoltando l’armoniosa musica degli spettacoli. In quest’ultima troviamo la platea, con comode poltrone che occupano l’intera sala, solo recentemente sono state aggiunte, in quanto una volta erano solo ai piedi del palco, i palchi che erano di proprietà privata e appartenevano ad un'unica famiglia e i loggioni, anch’essi da poco costruiti. Il palco più importante, oggi, è quello centrale riservato alle autorità principali, mentre un tempo era quello dei Savoia che consideravano se stessi più interessanti dello spettacolo tanto da far posizionare il palco a loro riservato in modo che il pubblico della platea li potesse vedere durante  tutta l’esibizione: subito a fianco del palcoscenico. L’altezza del soffitto è pari a circa quindici – diciotto metri, mentre quello sopra il palcoscenico è rialzato per le scenografie. Tra il palcoscenico e la platea si trova la buca dell’orchestra anche chiamata golfo mistico che, durante i concerti acustici, si alza raggiungendo il pavimento. Di fianco al palcoscenico troviamo un’altra stanza chiamata Ridotto, progettata come sala da ballo. Terminiamo il nostro giro visitando i camerini, i palchi e , dopo essere passati attraverso le quinte, abbiamo assistito ad una breve esibizione delle prove dei coristi. Felici e soddisfatti torniamo a casa con l’augurio di poter vivere di nuovo una tale esperienza.

                                                                                                                           Silvia Raicovi II B